Attendibilità di una Perizia su fucile e pistola
Nel processo penale, la perizia rappresenta uno strumento fondamentale per l'accertamento della verità processuale, soprattutto quando il giudice deve valutare aspetti tecnici che esulano dalle sue competenze.
Tuttavia, l'attendibilità delle perizie non è mai un dato scontato, ma deve essere oggetto di un attento scrutinio da parte del giudice, il quale non può limitarsi a recepire passivamente le conclusioni peritali, ma deve verificarne la coerenza logica, la metodologia impiegata e l'eventuale presenza di contraddizioni rispetto ad altri elementi probatori.
L'art. 192 c.p.p. stabilisce i criteri di valutazione della prova, sancendo che il giudice deve formare il proprio convincimento sulla base di un'analisi critica e razionale degli elementi a sua disposizione. In particolare, per quanto riguarda la prova scientifica, la giurisprudenza di legittimità ha fissato alcuni parametri per valutarne l'affidabilità, ed impone un esame dell'affidabilità del metodo impiegato, del consenso nella comunità scientifica e della ripetibilità dei risultati.
Un recente caso affrontato dall'Avvocato Penalista ha rimesso in luce il tema dell'attendibilità di una perizia medico-legale nell'ambito di un procedimento per omicidio.
La Corte di assise di appello aveva confermato la condanna degli imputati sulla base di una perizia che escludeva l'uso di un fucile a canna liscia, sostenendo che i proiettili repertati fossero compatibili esclusivamente con armi a canna rigata.
I difensori Avvocati degli imputati avevano contestato l'attendibilità della perizia, evidenziando che un'indagine radiografica iniziale aveva rilevato la presenza di proiettili sferici, verosimilmente pallettoni, mentre la perizia successiva aveva escluso tale ipotesi.
Secondo la difesa, questa discrasia avrebbe dovuto portare a una rinnovata valutazione della perizia.
Perizia a confronto con la relazione tecnica degli imputati
La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi, ritenendo che la Corte d'appello avesse correttamente motivato l'affidabilità della perizia e il rigetto delle obiezioni difensive.
In particolare, il giudice di merito aveva evidenziato:
- Il principio del contraddittorio nella valutazione della prova scientifica: La sentenza impugnata aveva messo a confronto le conclusioni del perito nominato dal giudice con le osservazioni dei consulenti di parte, ritenendo più solide le prime. Proprio per questo l'Avvocato Buccilli segue passo passo la redazione della relazione consigliando e dando direttive sulle necessità contenutistiche ed i riferimenti scientifici più evoluti, lavorando a stretto contatto con decide di periti ogni mese.
- L'analisi dei dati probatori: La Corte d'appello aveva ritenuto che l'indagine radiografica iniziale non fosse sufficiente a dimostrare la presenza di pallettoni, considerando che la perizia successiva aveva chiarito la questione sulla base di elementi oggettivi. Per noi OGNI atto di indagine ha vitale importanza, non si può tralasciare nulla.
- L'assenza di contraddizioni insanabili: La sentenza aveva spiegato come le differenze tra le due relazioni peritali non fossero tali da inficiare l'affidabilità della perizia utilizzata per il giudizio. Non basta proporre controdeduzioni o osservazioni, delle volte bisogna controesaminare il perito del giudice minando a fondo la sua credibilità e chiedendo al giudice la possibilità di un confronto diretto tra consulenti tecnici ma in aula di fronte a tutti.
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Questa decisione ribadisce un principio fondamentale nel diritto processuale penale: la perizia non è una prova vincolante, ma un elemento valutabile dal giudice alla luce del quadro probatorio complessivo, e comunque diciamocelo molto spesso fa pendere i giudizi da una o dall'altra parte.
Il giudizio di attendibilità deve basarsi su un'analisi critica della metodologia adottata, dell'esistenza di eventuali contrasti tra perizie e della coerenza con gli altri elementi di prova.
Un monito importante per la pratica forense: la critica alle perizie deve essere articolata in modo rigoroso, supportata da evidenze oggettive e da un'adeguata base scientifica per poter incidere effettivamente sull'esito del giudizio.