Pioniere dell'evasione: è diffamazione
Continuano a piovere sanzioni pecuniarie per l'uso improprio di facebook.
Uno dei casi di cronaca, che ancora una volta ricordano l'importanza di una comunicazione lecita anche sul maggiore social network, pena il possibile reato di diffamazione tramite facebook e relativo (nella misura minima) decreto penale di condanna al pagamento di 250 euro nelle casse dello Stato, oltre al rischio di una ingente richiesta di risarcimento danni.
Questo è successo in seguito ad un post scritto su facebook: "Pioniere dell'evasione" veniva definito un noto ingegnere della zona.
C'è da aggiungere che anche se lo stesso non avesse riportato nome e cognome del destinatario dell'offesa si sarebbe configurato ugualmente il reato.
Da una recente pronuncia giurisprudenziale, usata oggi come massima, inffati si chiarisce che:
"Ai fini della integrazione del reato di diffamazione, anche a mezzo di Internet, è sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da parte di un numero limitato di persone indipendentemente dalla indicazione nominativa".