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Diritto all'Indicizzazione e alla Scansione dai Motori di Ricerca

Dopo l'articolo sulla soccombenza di Google nella causa in opposizione al provvedimento sanzionatorio dell'Unione Europea, relativamente alla discriminazione nei risultati di ricerca, vogliamo parlare del diritto all'indicizzazione ed alla scansione di un sito web, in particolare da parte di quelli che occupano il mercato di riferimento in monopolio o oligopolio come Google. 

Affinchè una pagina internet possa essere scansionata, classificata, ordinata, indicizzata e "pesata" secondo l'algoritmo del motore di ricerca (nel caso di specie Google) che restituisce (a richiesta dell'utente) i risultati di ricerca per la specifica chiave, occorre che GoogleBot (lo spider di Google che scandaglia le pagine pubblicate online su internet in rete) rilevi la pagina in questione ed esegua la scansione. 


Per approfondire l'enorme investimento che Google (e le più grandi aziende nel settore IT / Tech) destina alle prestazioni, sicurezza e qualità dei propri server (veri e propri giganteschi hard disk e memorie allo stato solido), è sufficiente pensare che queste aziende hanno installato migliaia di km di cavi sul fondo marino dei differenti Oceani per veicolare le informazioni da una parte all'altra.


Insomma, i nostri dati (qualunque stringa di testo, immagine o video), vengono allocati su uno spazio fisico. Il servizio ha certamente un costo. 

Il costo ha come controprestazione essere i destinatari di messaggi pubblicitari (o se si vuole, anche, la compressione della nostra Privacy per quanto concerne il tracciamento del consumatore/utente ed i log attivi) a fronte della fruizione del servizio del motore di ricerca.

Ad ogni modo, purtroppo non tutte le pagine dei siti web vengono indicizzate o scansionate come quelle effettivamente presenti nei risultati di ricerca.

Invero, vi sono casi di piccoli, medi o grossi siti web (sopra le cinquemila pagine) per i quali alcune pagine sono state escluse dalla scansione. 

Molti WebMaster o Specialisti del posizionamento sui motori di ricerca avranno più volte visto apparire nel proprio pannello di Google Search Console diversi avvisi. 

Ad esempio se si va in "Copertura" - "Esclusa", si potrà prendere visione di: 

  1. Pagina scansionata, ma attualmente non indicizzata
  2. Rilevata, ma attualmente non indicizzata

Se nel secondo caso Google accampa un generico sovraccarico del sito web che ha portato a rimandare la procedura di scansione, nel primo caso è lo stesso Google che dichiara: 


"Google ha eseguito la scansione della pagina, ma non l'ha indicizzata. In futuro la pagina potrebbe essere indicizzata o meno, ma non è necessario inviare di nuovo l'URL per la scansione."


Diversamente, si può anche inserire l'url desiderata nell'apposito campo al centro in alto. Una volta avviata la scansione interna, può apparire: 

"L'URL non si trova su Google Questa pagina non è presente nell'indice, ma non a causa di un errore. Leggi i dettagli sotto per sapere perché non è stata indicizzata."

Lesione del diritto alla scansione del sito

Dunque in molti casi vi sono pagine offerte e disponibili alla rete internet, ma non indicizzate, con una chiara lesione all'essere scansionati ed indicizzati per competere ed essere inseriti nei risultati di ricerca come i propri concorrenti (altri siti web o competitor nel settore economico di riferimento). 

Soffermandoci su questo passaggio tecnico, si comprende bene come il presupposto di non essere discriminati (e di competere dunque ad armi pari, senza profili anticoncorrenziali), è il diritto della scansione ed indicizzazione sui motori di ricerca (Google primo fra tutti).

Tale diritto assume una importanza fondamentale nel 2025, se solo si pensa a quanti spostamenti di capitali umani o economici avvengono mediante la rete, e di quanto il commercio ormai passi dalla fibra ottica.

Superamento della quota di indicizzazione

Di base, il professionista dell'indicizzazione (seo specialist) userebbe il tasto "richiesta di indicizzazione".

Nel 2021 Google ha avviato grossi modifiche a detta funzione: prima disattivandola completamente, poi riattivandola con dei limiti di utilizzo (meno di 10 invii al giorno per sito web). 


Quota superata Spiacenti. Non è stato possibile elaborare questa richiesta perché hai superato la quota giornaliera. Riprova a inviare l'URL domani.

In ogni caso, in seguito alle insistenti domande degli addetti al settore gli esperti hanno così risposto: 

"Devi sapere che ogni qual volta richiedi un'azione, la stessa se chiesta "n" volte non la fa finire in una coda prioritaria. Anzi, tutto l'opposto. Il processo ricomincia da capo."


La risposta di cui sopra ovviamente non è pertinente, perchè Google blocca anche richieste aventi ad oggetto URL diversi.

E' del tutto evidente come con questa pratica venga gravemente frustato il diritto ad essere scansionati ed indicizzati, affinchè si possa competere nella rispettiva serp e nei risultati di ricerca formati dalle varie tassonomie linguistiche.

Sospensione della Scheda Attività Business Maps di Google 

Da ultimo si segnala un'altra importante problematica, in tema di indicizzazione sui motori di ricerca.

Il team di Google, dietro un malcelato tentativo di coltivare la qualità delle informazione rese ai suoi consumatori (utenti), incorre talvolta in arbitrarie sospensioni delle schede "Maps" - "Business" - "Attività" su Google. 

Tale evento provoca incalcolabili danni ai fruitori business del servizio in quanto impedisce la visualizzazione su google delle informazioni sul Servizio di ricerca del motore di ricerca generale ed in particolare della geolocalizzazione sulle Mappe google. 

Ciò comporta tra l'altro: mancanza di visibilità, totale assenza della scheda sul motore di ricerca, impossibilità di essere recensiti. In altri termini: perdita di avviamento e lucro cessante. 

sospensione scheda maps

Di questo Google non si preoccupa più di tanto, ed ecco come scrive ad oggi 10/01/2022:


Correggere i profili delle attività sospesi

Potremmo sospendere i profili dell'attività e gli account utente che violano le nostre linee guida. Per correggere un profilo sospeso, devi prima inviare un modulo di reintegro.

 Quindi ti viene prima sospeso l'account, poi si vedrà...!


Risolvere i problemi relativi a un profilo reintegrato

Importante: non possiamo fornire motivi specifici sulla sospensione di un profilo dell'attività.

In caso di problemi con il profilo reintegrato, rispondi all'email che ti è stata inviata contenente informazioni sui problemi riscontrati. Effettueremo gli accertamenti del caso.


Quindi se stai subendo dei danni, non puoi nemmeno sapere il perchè della scelta, che potrebbe essere illegittima o non corretta.

Si rimanda tutto a generici e futuri accertamenti del caso.  Ma ci si domanda: in base a quale ordinamento? con quali tempi? in base a quali criteri? con quale contraddittorio? con quale strumento di tutela avverso un provvedimento unilaterale del colosso della ricerca?

Google prevede solo la possibilità di un ricorso quando il problema è già esistente:


Presentare ricorso per una richiesta rifiutata

Se la richiesta è stata rifiutata per errore, possiamo aiutarti a verificare la tua idoneità. Quando ricevi una nostra email, rispondi aggiungendo quanto segue:
  • Immagini degli esterni del negozio
  • Riepilogo delle operazioni aziendali

  

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  • Ho avuto modo di apprezzare e verificare la professionalità dell'avvocato Buccilli in diverse situazioni difficoltose. Quando nel 2021 decisi di vendere la mia casa per acquistarne una più grande, mi sono capitate numerose situazioni sventurate: iniziai comprando su carta un villino indipendente di 100 mq; l'agente immobiliare responsabile della vendita mi propose un ampliamento che si rivelò essere un abuso, abilmente orchestrato assieme al costruttore senza scrupoli - mancava di fatto la cubatura necessaria per la realizzazione dell'ampliamento; il costruttore andò lungo sulla data di consegna (oltre un anno di lavoro) creandomi problemi di alloggio e danni. In quel frangente conobbi Alessandro il quale riuscì a risolvere la situazione in mio favore. Dopo molte peripezie e con il morale a terra nel maggio 2023 comprai una villetta da ristrutturare; sembrava che le cose andassero finalmente per il verso giusto. Con mia amara sorpresa scoprii che la ditta incaricata della ristrutturazione invece della promessa squadra di operai inviava saltuariamente un paio di lavoratori extracomunitari che non parlavano italiano e che passavano il tempo a giocare al telefono. A nulla servirono le mie accese rimostranze nel confronti del direttore dei lavori - anche in quel caso Alessandro mi aiutò a uscire dal pantano. Verso giugno 2024 una nuova ditta e un nuovo direttore dei lavori ripresero il cantiere con la promessa di miracoli e la consegna fissata a dicembre 2024. Arrivati a gennaio 2025 con nemmeno il 50% dei lavori preventivati completato iniziai a rivivere la situazione sperimentata in precedenza - ritardi giustificati con le più incredibili fandonie, richieste di denaro a fronte di lavori non fatti e il rifiuto ostinato di fornire una data di consegna sostenibile - oltre alle ingiurie che il nuovo direttore dei lavori mi riversava contro durante quelle piazzate che costui osava definire "riunioni tecniche"; memore delle precedenti esperienze contattai prontamente Alessandro che attualmente sta tutelando i miei diritti; stiamo procedendo legalmente nei confronti dell'ultima ditta e del "direttore dei lavori"... . Ho deciso di riassumere questa odissea iniziata nel 2021 e ancora in essere oggi perché ci tengo a mettere in luce la professionalità con cui Alessandro mi ha tutelato e mi sta tutelando facendosi carico di situazioni davvero complesse, proponendomi strategie difensive che mi hanno difeso egregiamente, fornendomi consigli preziosi e orientati all'onestà intellettuale che solo un vero professionista del foro può dispensare. Consiglio vivamente a tutti quelli che stanno cercando un professionista integro e onesto di contattare Alessandro Buccilli, sicuramente farete la scelta migliore per tutelare i vostri interessi nei confronti dei numerosi (purtroppo) imbroglioni azzeccagarbugli di cui l'Italia è infestata.
  • Finalmente un avvocato che ti spiega bene come stanno le cose senza troppi giri di parole, chiaro e sincero. Consigliatissimo 👍🏼
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