Comunicazione dell’Agenzia Entrate: Cosa fare
Se hai ricevuto una “comunicazione” dall’Agenzia dell’entrate come quella dell’esempio sotto continua a leggere.
La comunicazione allegata è un atto automatico derivante da un controllo seriale che l’Agenzia pone in essere verso tutti i contribuenti, dunque il primo dato utile sapere è che: non sei sotto la lente del Fisco, semplicemente è molto probabile che tu abbia dimenticato una scadenza o un pagamento.
Detto ciò, va compreso fino in fondo la portata della missiva. Non è una semplice comunicazione, in quanto l’atto riporta un inadempimento del contribuente soggetto a: Accertamento fiscale, sanzioni ed interessi.
Accertamento Agenzia Entrate e Comunicazione
L’accertamento dell’Agenzia dell’Entrate è un atto completamente diverso dalla “comunicazione”. L’accertamento fiscale infatti, è vero che può essere anch’esso automatizzato, ma è (o almeno dovrebbe) sempre essere verificato da un funzionario a ciò abilitato prima della notifica al contribuente.
Può sembrare una circostanza di poco conto, ma non lo è. Ogni rapporto con l’Agenzia dell’Entrate, infatti, genera quasi sempre nel contribuente una sensazione di essere sotto attacco, con la relativa paura di vedere sperperate le proprie risorse economiche, o peggio vedersi impossibilitati a far fronte ai bisogni della vita.
Pertanto, ogni accertamento dell’agenzia dell’entrate dovrebbe sempre essere attentamente letto e riletto prima di farlo arrivare al domicilio del destinatario.
Ricorso Accertamento Agenzia dell’Entrate
Ma c’è di più. L’Accertamento è un atto diverso dalla “comunicazione” automatica di difformità fiscale in quanto è impugnabile tramite ricorso entro 60 giorni dal ricevimento.
L’impugnabilità tramite ricorso dell’accertamento dell’Agenzia dell’entrate è una caratteristica fondamentale e necessaria a tutela dei diritti del contribuente e del diritto di difesa ex art. 24 della Costituzione.
A differenza dell’accertamento, la comunicazione non è impugnabile e dunque non c’è l’onere di contestazione a carico del contribuente: se hai ricevuto una comunicazione non devi impugnare l’atto, ma ti consiglio di continuare a leggere per sapere come muoverti.
Cosa fare dopo aver ricevuto una comunicazione dell’Agenzia Entrate
Se hai ricevuto una comunicazione dall’Agenzia dell’Entrate, non commettere l’errore di rimanere inerme. Se è vero che non puoi impugnare l’atto, non è parimenti vero che devi rimanere silente.
La prima cosa da fare dopo aver ricevuto una comunicazione automatica dell’Agenzia è rivolgersi al proprio Avvocato Tributarista di fiducia e sottoporgli il documento.
Consulenza Avvocato Tributarista
Quando un nostro cliente ci sottopone la documentazione, cerchiamo di capire il fatto sotteso e la debenza fiscale di quanto richiesto dall’Agenzia.
Si tratta semplicemente di ciò che alcuni chiamano “escapologia legale”.
L’attività difensiva di un Avvocato Tributarista si basa sulla seguente procedimentalizzazione:
- analisi di tutti i documenti fiscali rilevanti (in possesso del cliente)
- reperimento dei documenti in possesso dell’Agenzia dell’Entrate
- studio del caso giuridico specifico (prescrizione, decadenza, compensazione, cavilli procedurali, analisi delle notifiche), e relativa consulenza legale
- prospettazione delle strade percorribili e dei relativi preventivi per azioni legali stragiudiziali e/o giudiziali
Se desideri un alleato che ti possa sostenere e guidare nel procedimento tributario, puoi contattarci ai recapiti in fondo alla pagina.
Ricorso avverso l'Accertamento
Esaurita la prima fase di consulenza e strategia consigliata a seguito della ricezione della comunicazione dell'Agenzia delle Entrate, in base alle varie attività legali espletate (anche semplicemente di studio), il contribuente potrebbe ricevere l'accertamento fiscale.
A maggior ragione, in questa ulteriore fase, sarà necessario intraprendere, qualora vi siano i presupposti, un ricorso giudiziario presso le Commissioni Tributarie.
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