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Rimborso del Pagamento Non Autorizzato

Se hai scoperto un addebito non autorizzato, hai diritto al rimborso del pagamento illegittimo a seguito di formale contestazione entro 13 mesi dalla data di transazione. 

La transazione può essere avvenuta mediante ad esempio carte PostePay, Nexi, Revolut, Visa, MasterCard, oppure attraverso bancomat, GooglePay, ApplePay.

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Per verificare la possibilità di richiedere il rimborso per un prelievo illegittimo di denaro, contattaci per una valutazione gratuita. E' consigliabile contattarci prima di sporgere denuncia/querela.

Nota bene: non assumiamo incarichi in caso di transazioni contestate inferiori ai 300 euro.


La diffusione sempre più capillare della rete internet e dei dispositivi mobili ha reso sempre più semplice utilizzare strumenti di pagamenti elettronici come le carte di pagamento PostePay, Nexi, GooglePay o ApplePay, generalmente associati a servizi di notifica tramite sms o notifica push (su smartphone tramite app) per avvisare il cliente di eventuali operazioni sul conto.  

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Contestazione Addebito Non Autorizzato Carta di Credito

L'utilizzo di sistemi di pagamento tramite carta/elettronici/a distanza (home banking) presenta rischi connessi al furto o captazione delle credenziali ( codici di sicurezza, otp e token ) da parte di terzi che, così facendo, si introducono in maniera fraudolenta sistema informatioo ed effettuano pagamenti, prelievi ed ordini non autorizzati a spese della vittima.

Le operazioni di pagamento oggetto di disconoscimento sono principalmente addebiti su PostePay o carta di credito Nexi, bonifici bancari sepa, grazie ai quali vengono prelevati talvolta anche ingenti somme di denaro (fino anche all'intero importo residuo sul conto), senza il preventivo consenso da parte del titolare.

Phishing: richiesta dei codici di accesso tramite email

Il fenomeno più frequente è il c.d. phishing che consiste nel tentativo ad opera di truffatori di conoscere in modo ingannevole dati personali e le credenziali di accesso/pin.

phishing frode informatica via email passwordIn tali casi, infatti, l'ignara vittima si vede recapitare un messaggio sms o di posta elettronica un’email proveniente da un indirizzo molto simile (o identico) a quello della Banca in cui gli vengono richiesti i codici di accesso per risolvere un presunto problema, ricevere un rimborso o compiere un’altra azione di accesso, al fine di operare immediatamente ed indisturbatamente sul conto all’insaputa del consumatore.

Può dunque capitare che la vittima si veda prelevare dal proprio conto somme di denaro senza avere in alcun modo autorizzato l'operazione rendendosi conto di essere stato vittima di una truffa, frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico.

Può anche accadere che la violazione avvenga direttamente tramite la clonazione della carta. La clonazione del bancomat o della postepay sono più frequenti di quanto si pensi, in quanto i truffatori agiscono direttamente sugli atm postamat o comunque sul dispositivo che legge la carta.          

Rimborso prelievi sul conto e PostePay: OTP e Token

Sul fornitore della carta e del conto incombe la responsabilità di garantire la sicurezza di tutte le attività che potrebbero portare all’accesso fraudolento ad opera di terzi nel sistema informatico.

Infatti, se hai subìto un prelievo sul conto non autorizzato, possiamo aiutarti a ottenerne il rimborso.

La responsabilità dell’istituto bancario o di credito nell’esercizio della sua attività viene quindi tradizionalmente fatta ricadere nell’ambito dell’art. 2050 del Codice Civile, vale a dire nell’ambito della responsabilità per l’esercizio di attività pericolose.

Tale norma prevede infatti che chiunque nell’esercizio di un’attività pericolosa per sua stessa natura o per la caratteristica dei mezzi adoperati (come quella della gestione del denaro), provoca un danno a terzi è tenuto al risarcimento a meno che non provi di aver adottato tutte le cautele per evitarlo.

clonazione bancomat prelievo denaroNel caso di operazioni effettuate tramite strumenti elettronici, la banca in qualità di titolare del trattamento di dati personali, è tenuta a rispondere dei danni derivati dal fatto di non aver impedito a terzi di introdursi in maniera fraudolenta nel sistema telematico del cliente attraverso la sottrazione delle sue credenziali di accesso.


Per verificare la possibilità di richiedere un rimborso degli addebiti fraudolenti, contattaci subito per una valutazione gratuita.


Rimborso del Pagamento non autorizzato – truffa del Bancomat

Qualora si scopra una transazione non autorizzata, è possibile segnalare l'accaduto (disconoscimento operazione) e richiedere il rimborso del danno economico.

Così come previsto dalla normativa vigente relativa ai servizi di pagamento, quando l’assistito disconosce di aver autorizzato un pagamento è il prestatore del servizio a dover dimostrare la genuinità dell'operazione, invertendo l’onere della prova.

OTP codice di sicurezza transazioneInfatti, secondo la giurisprudenza costante, in simili circostanze, la ripartizione dell’onere della prova, deve seguire la disciplina dettata principalmente dall’art. 15 del Codice della Privacy il quale dispone che chiunque cagiona un danno ad altri per effetto illecito del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento, ai sensi dell’articolo 2050 c.c.

Ciò comporta che la banca, tenuta all'osservanza della diligenza professionale tipica dell’accorto banchiere, deve dare la prova della riconducibilità dell’operazione al cliente, anche se è stato utilizzato l’OTP (one time password).

Insomma la banca deve dimostrare che l'operazione si è verificata a causa di dolo o colpa grave del cliente (che in ipotesi è stato vittima di una frode informatica) e non ha custodito con perizia i suoi codici di accesso.

Sicurezza informatica – l’OTP non basta per evitare la Frode informatica

In particolare Nexi, Postepay, e qualunque altro intermediario bancario finanziario deve dare prova di aver adottato delle misure di sicurezza a tutela dei dati personali dei clienti, in grado di ridurre al minimo i rischi di frode informatica, ed accesso non autorizzato.

Da ultimo, l'istituto bancario dovrebbe dimostrare quindi di aver adottato le misure minime di gestione delle credenziali di autenticazione, di aver adottato un sistema di autorizzazione "forte", di aggiornamento del sistema, di aver predisposto dei sistemi per prevenire i trattamenti illeciti dei dati e accessi non consentiti ai loro programmi informatici, non bastando allegare la prova di utilizzo delle credenziali e dell’otp.

Diritto al Rimborso e Risarcimento dell'Operazione Disconosciuta - Google Pay

In materia di sottrazioni e di uso fraudolento delle credenziali home banking, numerose sono le ormai le pronunce giudiziali a favore del correntista che si vede prelevare delle somme di denaro dal proprio conto corrente tramite bonifici bancari effettuati dal suo home banking, con l’utilizzo dei suoi codici di accesso e mai autorizzati dallo stesso.

Talvolta accade che la banca non adottati adeguate misure di sicurezza idonee ad impedire l’accesso illecito di terzi nei propri sistemi di pagamento, essendo l’istituto tenuto ad osservare la diligenza tipica di chi custodisce un valore.

Analoghi casi, sottoposti al Tribunale di Roma, i correntisti hanno recuperato anche oltre 110 mila euro da uscite non autorizzate su un conto deposito.

In tal caso la banca, non avendo predisposto un secondo sistema di autenticazione o l’invio di email o sms allert, è stata condannata al rimborso delle somme illegittimamente prelevate al suo cliente.

Attenzione alle truffe

rimborso pagamento tramite google PayVi è poi assidua giurisprudenza collegiale e amministrativa sull'elusione della normativa attraverso lo strumento di pagamento Google Pay ed Apple Pay usato da molti intermediari bancari. Le diverse pronunce a favore dei Clienti sono dei Tribunali e dei collegi arbitrali di Roma, Milano, Napoli e Bologna.

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  • Non è la prima volta che mi rivolgo a questo Studio Legale, in tutte le circostanze sono stato pienamente soddisfatto dall'operato dell'avvocato Alessandro Buccilli, serio, professionale, empatico e molto disponibile. Complimenti sinceri.
  • Lo studio legale mi ha permesso di risolvere i miei problemi nel minor tempo possibile efficienza e cuore nel lavoro che svolgono sono alla base di tutto e vi ringrazio ancora immensamente di tutto
  • Ho avuto modo di apprezzare e verificare la professionalità dell'avvocato Buccilli in diverse situazioni difficoltose. Quando nel 2021 decisi di vendere la mia casa per acquistarne una più grande, mi sono capitate numerose situazioni sventurate: iniziai comprando su carta un villino indipendente di 100 mq; l'agente immobiliare responsabile della vendita mi propose un ampliamento che si rivelò essere un abuso, abilmente orchestrato assieme al costruttore senza scrupoli - mancava di fatto la cubatura necessaria per la realizzazione dell'ampliamento; il costruttore andò lungo sulla data di consegna (oltre un anno di lavoro) creandomi problemi di alloggio e danni. In quel frangente conobbi Alessandro il quale riuscì a risolvere la situazione in mio favore. Dopo molte peripezie e con il morale a terra nel maggio 2023 comprai una villetta da ristrutturare; sembrava che le cose andassero finalmente per il verso giusto. Con mia amara sorpresa scoprii che la ditta incaricata della ristrutturazione invece della promessa squadra di operai inviava saltuariamente un paio di lavoratori extracomunitari che non parlavano italiano e che passavano il tempo a giocare al telefono. A nulla servirono le mie accese rimostranze nel confronti del direttore dei lavori - anche in quel caso Alessandro mi aiutò a uscire dal pantano. Verso giugno 2024 una nuova ditta e un nuovo direttore dei lavori ripresero il cantiere con la promessa di miracoli e la consegna fissata a dicembre 2024. Arrivati a gennaio 2025 con nemmeno il 50% dei lavori preventivati completato iniziai a rivivere la situazione sperimentata in precedenza - ritardi giustificati con le più incredibili fandonie, richieste di denaro a fronte di lavori non fatti e il rifiuto ostinato di fornire una data di consegna sostenibile - oltre alle ingiurie che il nuovo direttore dei lavori mi riversava contro durante quelle piazzate che costui osava definire "riunioni tecniche"; memore delle precedenti esperienze contattai prontamente Alessandro che attualmente sta tutelando i miei diritti; stiamo procedendo legalmente nei confronti dell'ultima ditta e del "direttore dei lavori"... . Ho deciso di riassumere questa odissea iniziata nel 2021 e ancora in essere oggi perché ci tengo a mettere in luce la professionalità con cui Alessandro mi ha tutelato e mi sta tutelando facendosi carico di situazioni davvero complesse, proponendomi strategie difensive che mi hanno difeso egregiamente, fornendomi consigli preziosi e orientati all'onestà intellettuale che solo un vero professionista del foro può dispensare. Consiglio vivamente a tutti quelli che stanno cercando un professionista integro e onesto di contattare Alessandro Buccilli, sicuramente farete la scelta migliore per tutelare i vostri interessi nei confronti dei numerosi (purtroppo) imbroglioni azzeccagarbugli di cui l'Italia è infestata.
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