Falsa Ricevuta di Bonifico Bancario
Negli ultimi anni ci è capitato spesso di imbatterci in ricevute di bonifico false (a titolo di acconto ad esempio), che hanno indotto il destinatario ad iniziare ed eseguire la prestazione richiesta, o dare il bene venduto, senza però mai ricevere il corrispettivo dovuto.
Tale fattispecie è rilevante su un duplice piano: sia civile, che penale.
E’ noto a tutti infatti che un bonifico viene accreditato sul conto corrente in 1/3 giorni lavorativi successivi alla disposizione.
Pertanto, se il cliente si è ridotto all’ultimo momento per effettuare il bonifico, molto spesso si decide di chiederne la copia al disponente, rimettendosi alla buona fede e lealtà di quest’ultimo e dando inizio alla prestazione pattuita (vendita/spedizione/esecuzione di prestazione intellettuale).
Tale circostanza comporta un affidamento che potrebbe cadere nel vuoto e portare ad un credito irrecuperabile.
Come fare un bonifico falso
In tanti ci chiedono ma come è possibile fare un bonifico falso?
E' semplice viene ricopiata la grafica di una qualsiasi ricevuta di bonifico da una banca vera, e si utilizza un numero di CRO (Codice riferimento operazione) inventato.
Ma attenzione, perchè se è vero che è molto semplice dal punto di vista pratico, è altrettanto vero che espone a responsabilità penale e civile.
False ricevute di Bonifici di Pagamenti mai Effettuati
Per lo più si verificano due situazioni diverse che fanno riferimento a questo tipo di condotta.
1) A dimostrazione dell’avvenuto pagamento il cliente invia (per mail, fax o altro) una copia della ricevuta del bonifico fatto online tramite hoem banking. A questo punto molto spesso viene eseguita la controprestazione poiché si è in fiducia, e non si fa caso che la ricevuta che è stata inoltrata non è completa, perché manca il cosiddetto numero di CRO o assimilati codici identificativi, che vengono automaticamente generati nel momento in cui il bonifico è eseguito.
Molto spesso viene inviata una copia dell’ordine di esecuzione e non la ricevuta vera e propria. E’ dunque facile esser tratti in inganno.
2) In altre occasioni, invece, viene inviata una vera e propria contabile di pagamento (ricevuta del bonifico) falsa, ovvero creata ad hoc sulla base di una vecchia ricevuta di bonifico, con un Cro inesistente o non corrispondente al vero.
In quest’ultimo caso si configura a carico di chi ha inviato la falsa ricevuta un condotta criminosa dai risvolti penali.
Come Tutelarsi di fronte ad una contabile di pagamento falsa
Il creditore a questo punto può tutelarsi sia in sede civile che in sede penale.
Tutela civile
Il creditore può agire con l'assistenza di un Avvocato per sollecitare di pagamento, costituire in mora il debitore, e diffidare quest'ultimo.
In quest’ultimo caso se si possiede una prova scritta del credito (come ad esempio una fattura, contratto, riconoscimento del debito etc) è possibile richiedere una ingiunzione di pagamento (decreto ingiuntivo) al Tribunale competente che ordinerà il pagamento al debitore entro quaranta giorni oppure senza dilazione in caso di concessione di provvisoria esecutorietà nei casi previsti dalla legge.
Tutela penale
Se si viene raggirati mediante l’invio di una falsa attestazione di avvenuto bonifico è possibile sporgere una querela, tramite un Avvocato Penalista, nei confronti del debitore, cosicchè quest’ultimo sarà punito penalmente ed inoltre sarà possibile costituirsi parte civile nel processo penale e richiedere il risarcimento dei danni subiti (purtroppo quantitativamente scarsi).
Lo studio legale si occupa del recupero dei crediti insoluti e di tutte le vicende ad esso connesse, anche in caso di responsabilità penale per rendicontazione falsa di un versamento mediante bonifico fake o assegno circolare falso o ritirato.