Avvocato in Arte
A tre persone bisogna sempre raccontare la verità: il prete per ricevere l'assoluzione, il medico per ricevere la giusta cura e l'avvocato per ricevere la migliore difesa.
Regola fondamentale del rapporto tra Assistito ed Avvocato è raccontare tutto.
Non è un semplice retaggio culturale, ma un vero e proprio dogma di buon senso su cui si fonda un duraturo rapporto di fiducia.
Giorno dopo giorno, di fronte all’Avvocato si susseguono le storie degli assistiti che arricchiscono il bagaglio umano e professionale del legale.
In un certo senso, ogni Avvocato è Ricercatore ed Artista.
Da un lato interpreta una realtà ontologicamente esterna, la interiorizza e restituisce un risultato (l’assistenza legale) cucito sulla persona che assiste.
Dall’altro, disegna per il giudice una narrazione degna di colore, con l’obiettivo di sostenere le ragioni della parte.
Avvocato Artistista
L’Avvocato indirizza il processo affondando i propri pensieri nei conflitti, cerca di scandire il ritmo della controversia, riscrive taluni nodi cruciali, mette a sistema tutte le sfumature, dirige i toni, alterna la profondità alla sintesi, fino a suscitare interesse nel profondo di chi lo osserva, legge o ascolta.
L’Avvocato Artista si muove con le parti, tra le leggi del diritto.
Il diritto è un’arte umanistica che permette all’Avvocato di conoscere storie, ed intessere ragionamenti.
Come l’Artista con la propria Arte, l’Avvocato ricerca la strada da percorrere più vicina all’interesse del cliente, ma a differenza dell’Artista, il legale segue regole etero imposte dall’ordinamento giuridico.
Intrecciate a formalismi giuridici, si alimentano storie personali e processuali, con impressioni e sensazioni che aspettano di essere raccontate.
Arte di denuncia
Dal bisogno di esternare i sussulti interni risvegliati dall’attività difensiva, nascono opere di denuncia e rielaborazioni personali.
Molti dei lavori su tela diventano un vero e proprio veicolo comunicativo a valenza sociale. Luoghi immateriali dove lanciare un allarme sociale da estendere a più persone fuori dalle quattro mura del Tribunale.
Affrontare le piaghe del sistema in una dimensione immateriale grazie alla prestazione d'opera intellettuale.
Sembra proprio talune circostanze del caso stesso ad esigere nuovi e molteplici spazi di denuncia.
Il percepito dell’Avvocato è svelato dalle sue opere, dove si coglie un punto di vista unico, raro ed oggetto di segreto professionale. Lo sfogo dell’uomo sotto la toga.
Questa nuova forma di comunicazione stupisce, sensibilizza o addirittura scandalizza. Soprattutto nel trattare temi tendenzialmente conosciuti solo ad una ristretta cerchia di persone.
La ricerca vuole anche tradursi in un messaggio positivo di speranza, affinché eventi traumatici della vita dei più sfortunati si trasformino in una risorsa conoscitiva ed emotiva per altri, grazie anche ad una riscoperta resilienza condivisa.
In questo clima di circolarità tra professione, autoanalisi, sociologia, e denuncia, viene definitivamente infranto il diaframma tra sfera professionale e vissuto personale. Il superamento dei vecchi canoni innova il panorama artistico di riferimento e contrasta l’appiattimento dei giorni nostri.
Una Continua Ricerca ed Espressione
La compressione della libertà, asseritamente necessaria dalla pandemia mondiale, ha modificato ogni prassi sociale e giudiziaria dal 2020 in poi.
Se prima nelle aule di giustizia vi era uno intenso scambio tra gli addetti ai lavori, le parti, la stampa ed il pubblico, ora tutto appare ridimensionato sia negli accessi, che nelle dinamiche di permanenza.
Le modalità di trasmissione del sapere, anche ambientali, sembrano essere radicalmente cambiate.
Appare necessario rivedere ed interrogarsi sulle nuove prospettive di ricerca ed espressione, non solo professionale ma anche umana e sociale, per non dimenticare le peculiarità che contraddistinguono l’essere umano.
Alcuni lavori sono disponibili presso la Galleria d'Arte di Ariccia.